Google Glasses: che cosa sono e a che cosa servono
Nel mondo dell’occhiale le innovazioni non mancano mai: dopotutto, gli occhiali sono un accessorio che decine di migliaia di persone indossano quotidianamente. Qui sul nostro blog abbiamo già avuto modo di parlarvi degli occhiali progressivi, degli occhiali anti-riflesso e di molte altre soluzioni utili sia per l’uso domestico che per l’uso lavorativo. Esiste, però, un accessorio per la vista che ha portato l’innovazione a livelli mai raggiunti prima: i Google Glasses. Nella guida di oggi vi diremo tutto quello che serve sapere sugli occhiali Google Glass: che cosa sono, a che cosa servono e come funzionano. Buona lettura!
Che cosa sono i Google Glass
Il nome completo del prodotto di cui vi stiamo parlando oggi è Glass Enterprise. Si tratta di una futuristica soluzione che unisce la praticità dell’occhiale con le infinite possibilità offerte da un moderno microprocessore. Sul sito dell’azienda, il prodotto viene definito come un “computer leggero, compatto e indossabile con display trasparente, pensato per liberare le mani”.
Stiamo quindi parlando, a tutti gli effetti, di un computer integrato all’interno della montatura di un occhiale, una soluzione pratica e versatile che, a detta del colosso del Web, potrà essere usato per qualsiasi tipo di lavoro: dalla progettazione alla produzione.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Attualmente i Google Glass non sono ancora disponibili sul mercato: l’azienda ha un intero sito web dedicato alla spiegazione del progetto, allo studio di casi d’uso e rende disponibile un programma di “early access”, tuttavia i Glass non possono essere semplicemente acquistati da chiunque.
Come funzionano i Google Glass
I Google Glass sono riconoscibili per via di due componenti aggiuntive presenti sulla montatura: un piccolo “contenitore” rettangolare posto sul lato della montatura e una piccola struttura ad angolo con un parallelepipedo di vetro posto davanti ad una lente, sulla parte alta.
Il computer-occhiale targato Google è dotato di un processore Snapdragon XR1 e sfrutta il sistema operativo dell’azienda americana, Android. Nell’occhiale troviamo anche una memoria da 32 gb, connettore wi-fi, bluetooth, fotocamere, display da 640 x 360 pixels, un’uscita audio, 3 microfoni di prossimità, una batteria da 800mAh e molto altro ancora.
In poche parole nei Google Glass troviamo quasi tutte le componenti di un moderno telefono dalle prestazioni più che ottime. L’unico punto che resta da chiarire è l’interazione tra l’utente e il software del computer: generalmente l’interfaccia di uno smartphone va toccata con le dita e l’interfaccia di un pc necessita di periferiche di input. Nel caso dei Google Glass, invece, l’interazione è completamente affidata all’occhio dell’utente che, con il suo movimento all’interno di uno spazio preciso, naviga all’interno dei menù, conferma le scelte e così via.
Ovviamente è richiesta un po’ di pratica per diventare bravi con il Google Glass, tuttavia i case study di Google hanno dimostrato che moltissimi lavoratori, pur essendo inesperti nel mondo “tech” hanno imparato rapidamente ad utilizzare i Google Glass nella loro quotidianità.
Come possono tornarci utili
Dato che i Google Glass non sono ancora molto diffusi è normale che l’utente medio possa dire “ma a cosa mi servono?”. In questa sezione della guida vi porteremo alcuni interessanti esempi dal mondo.
Il primo esempio è quello di Schenker e DHL, due aziende che fanno ampio uso di magazzini, logistica e trasporti. I Google Glasses sono stati dai ai magazzinieri, i quali hanno ottimizzato la produttività grazie a dei software appositamente studiati per localizzare in fretta i pacchi all’interno degli enormi magazzini delle aziende.
Il secondo esempio è quello di AGCO che, nel mondo della metalmeccanica, ha fornito i propri lavoratori con i Google Glass per facilitare alcune procedure di assemblaggio, migliorando la precisione dell’operatore.
Il terzo esempio è quello di UpSkill, partner di Google, che ha creato dei software utili per migliorare la produttività in ambito “rewiring”, ossia organizzazione di cavi in complessi impianti elettrici, server e così via.
L’ultimo esempio è quello di Google Glass in collaborazione con Sutter Health: gli accessori protagonisti della nostra guida vengono forniti ai dottori per velocizzare le mansioni di “routine”, permettendogli di spendere più tempo con i singoli pazienti.
Con questo ultimo paragrafo possiamo ritenere conclusa la nostra guida con tutto quello che serve sapere sui Google Glass; speriamo di esservi stati utili! Nel caso in cui vogliate scoprire altre informazioni sul mondo dell’occhiale, vi consigliamo di dare un’occhiata alle altre centinaia di guide che abbiamo pubblicato qui sul nostro blog: dalle guide all’acquisto alle curiosità, siamo convinti che potrete trovare sicuramente delle informazioni interessanti ed utili. Grazie per l’attenzione e alla prossima news!
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