IL MECCANISMO DELL’ACCOMODAZIONE IN OTTICA
Che cos'è l' accomodazione?
L’accomodazione è la funzione che modifica il potere del cristallino in modo da consentire la messa a fuoco sulla retina di oggetti situati a differenti distanze e da adeguare il valore refrattivo del diottro oculare alla vergenza dei raggi luminosi che lo attraversano.
L'aumento di potere del cristallino è determinato da una contrazione del muscolo ciliare (accomodazione positiva); Il rilasciamento del muscolo ciliare provoca, al contrario, una diminuzione di potere del cristallino (accomodazione negativa).
La contrazione del muscolo ciliare è stimolata da una citazione del parasimpatico .
Recentemente ha ottenuto una discreta documentazione l’ipotesi che la diminuzione di potere del cristallino non sia dovuta esclusivamente ad un decremento o ad una cessazione della innervazione parasimpatica ma anche ad un intervento attivo della innervazione simpatica del muscolo ciliare. In questo modo entrambe le sezioni del sistema neurovegetativo parteciperanno attivamente alla funzione accomodativa: il parasimpatico nel mettere a fuoco sulla retina gli oggetti ravvicinati (accomodazione prossimale) ed il simpatico nel mettere a fuoco quelli distanti (accomodazione distale).
Le modificazioni del valore diottrico del cristallino sono determinati da variazione di curvatura delle superfici; le variazioni più importanti avvengono però a carico della curvatura della porzione centrale della superficie anteriore che diviene molto convessa, mentre le variazioni della superficie posteriore sono quasi irrilevanti. Siccome le modificazioni di curvatura delle sue superfici non sono sufficienti a giustificare tutta l’ammontare della variazione di potere del cristallino, si è dovuto ammettere che a determinarle concorrano anche delle modificazioni delle sue superfici interne (accomodazione interna).
Gli stimoli accomodativi.
La commozione altro riflesso, che non è però completamente sottratto all’influenza della volontà. Alcuni individui possono, entro certi limiti, inibire delle modificazioni dell' accomodazione nonostante che sussistano stimoli appropriati a determinare o al contrario operare delle modificazioni dell' accomodazione senza che esistano stimolazione adatte a mettere in gioco il riflesso accomodativo. Gli stimoli che possono provocare delle modificazioni riflesso della accomodazione sono di varia natura e forse non completamente noti. I più importanti però sono tutti in qualche modo determinati dalla posizione che occupano o sembrano occupare nello spazio gli oggetti sui quali si fissa l'attenzione visiva.
A seconda della natura di questi stimoli la commozione può essere classificata nel modo che segue tenendo però presente che questa classificazione ha una funzione strumentale ma non implica affatto l'esistenza di archi riflessi particolari e distinti.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Accomodazione da sfuocamento
E l’accommozione scatenata dallo sfocamento dell'immagine sulla retina; la modificazione di potere del cristallino provocata da questo stimolo è destinata a mettere a fuoco l'immagine ed a consentire così una visione distinta secondo alcuni lo sfocamento dell’immagine costituisce lo stimolo principale del riflesso accomodativo. Comunque sia, esso è quello che ha maggior interesse nel corso dell'esame della refrazione. Lo sfocamento causato dall’ anteposizione di una lente negativa provoca un aumento di potere del cristallino detto accomodazione positiva, destinato a compensare la divergenza negativa indotta dalla lente sui raggi che arrivano all'occhio. Al contrario lo sfocamento provocato da una lente positiva determina una diminuzione del potere del cristallino, detta accomodazione negativa, che ha lo scopo di neutralizzare la vergenza positiva acquistata dai raggi luminosi nell’traversare la lente.
Accomodazione da vergenze orizzontali.
La convergenza o la divergenza sono di per sé capaci di mettere in gioco l’accomodazione. Alla convergenza si accompagna un aumento del potere diottrico del cristallino (accomodazione positiva), mentre la divergenza si associa ad una diminuzione del suo potere diottrico (accomodazione negativa). E’ probabile che la commozione indotta dalla convergenza costituisca il nocciolo dell’atto accomodativo in condizioni normali.
Accomodazione prossimale.
La vicinanza apparente di un oggetto può scatenare una commozione positiva nonostante che l'immagine non si presenti sfocata e che non sia stata messa in gioco la convergenza. Un caratteristico esempio lo si ha nell’eccesso di accomodazione che si verifica in soggetti che usano apparecchi ottici mono o binoculari quali oftalmoscopi, microscopi ecc.
Questo tipo di accomodazione è, in generale, di circa 0,5 - 0,7 diottrie, ma può raggiungere valori anche più alti.
Invia la ricetta con Whatsapp al 3533130403
e ricevi un preventivo gratuito!
5 /5
5 /5
5 /5