LENTI PROGRESSIVE – informazioni tecniche
Oggi parliamo nuovamente di LENTI PROGRESSIVE allo scopo di cercare di fugare i dubbi di coloro che per la prima volta si avvicinano al loro acquisto.
Per coloro che hanno problemi di visione sia da lontano che da vicino, il mezzo più efficace che più riesce a rendere la visione del presbite prossima a quella del non presbite è senz’altro la lente progressiva.
La lente progressiva è la più efficace e miglior soluzione per la presbiopia: con una singola lente possiamo vedere da lontano (condurre un’auto, guardare la televisione, ecc.), da vicino (leggere, scrivere, dipingere, ecc.) e anche a distanze intermedie (uso del computer, lavori al banco, in cucina, ecc.), con un solo paio di occhiali.
Le lenti progressive hanno prevalentemente due zone funzionali: una per la visione da lontano (oltre i 2-3 metri) e una per la visione da vicino (30-40cm). Le due porzioni della lente sono unite da una zona, o settore di transizione chiamato canale di progressione. Cioé, la potenza della lente cresce dall’alto verso il basso per arrivare al valore del potere da vicino. La parte della lente denominata “canale di progressione” è utile all’occhio per vedere a distanze da circa 50cm a 2 metri.
Indubbiamente le lenti progressive, a differenza di altre soluzioni quali lenti monofocali, bifocali, trifocali, consentono una visione ottimale a tutte le distanze.
Per amore di accuratezza bisogna anche menzionare che le lenti progressive presentano, alcuni aspetti leggermente negativi: questi sono rappresentati dalle zone chiamate “non funzionali” (non propriamente necessarie alla visione), e cioè le zone periferiche delle lenti.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Ci spieghiamo meglio: le lenti progressive, a differenza delle lenti monofocali, presentano delle aberrazioni (distorsioni) nella loro parte periferica (i lati estremi laterali delle lenti) e nella parte del canale di progressione.
Questi sono difetti che la continua ricerca nel campo oftalmico sta migliorando anche se bisogna essere consapevoli che non tutti i difetti potranno venire eliminati.
Cosa significa? Che dovremmo stare alla larga dalle lenti progressive?
Assolutamente no! Ma gli utilizzatori di lenti progressive vanno giustamente informati ed educati al corretto utilizzo delle lenti progressive onde potersi adattare al loro utilizzo nel più breve tempo possibile.
Come abbiamo già avuto occasione di menzionare in un nostro precedente articolo, vi sono delle persone che mai si adatteranno all’utilizzo di lenti progressive, ed esse sono, principalmente le persone molto anziane che hanno sempre utilizzato due paia di occhiali: uno per vicino e uno per lontano. Ad essi, noi tenderemmo a sconsigliare l’acquisto di un paio di occhiali progressivi.
In ogni caso, l’ultima parola dovrebbe sempre spettare al vostro medico oculista di fiducia che saprà consigliarvi sul miglior tipo di occhiali adatto alle vostre esigenze. Sconsigliamo fermamente il fai-da-te.
Indicativamente, i portatori ideali di lenti progressive sono:
• Il giovane presbite che comincia ad avere problemi di vista per la visione prossima.
• I miopi non gravi, non abituati a togliersi gli occhiali per vedere vicino.
• Coloro i quali per motivi estetici non vogliono un occhiale bifocale.
• Coloro che necessitano spesso di visione a distanze medie (50-90cm).
Situazioni meno ottimali all’uso di lenti progressive:
• Astigmatismi elevati.
• Significativa differenza di correzione tra i due occhi.
• Problemi di convergenza di almeno un’occhio.
• Disturbi dell’equilibrio (vertigini, labirintite).
• Consolidato utilizzo di occhiali monofocali, bifocali o trifocali (persone anziane come detto sopra).
Le regole da seguire per adattarsi all’utilizzo delle lenti progressive.
• Puntare l’oggetto osservato (a qualunque distanza esso si trovi) come se si mirasse con un mirino posizionato sulla punta del naso.
• Per mettere a fuoco l’oggetto desiderato, muovere la testa in senso verticale. Per un oggetto lontano sarà sufficiente mantenere una postura naturale del corpo, mentre per il vicino si ruoterà la testa verso l’alto fino alla messa a fuoco ideale. Questo vale in particolar modo per la zona intermedia. Sempre muovere la testa e NON gli occhi.
• Avere pazienza per i primi giorni e cercare di tollerare le eventuali distorsioni visive a cui non si è abituati. Col passare del tempo il vostro nuovo modo di guardare agli oggetti diventerà istintivo e, generalmente, nel giro di 10-15 giorni sarete completamente adattati ai vostri nuovi occhiali progressivi.
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