Soldato colpito da esplosivo riceve il primo trapianto di pene al mondo
Il rischio legato alla facilità con la quale ha luogo la pubblicazione di contenuti e la loro diffusione sul web è quello di imbattersi in false notizie.
Tuttavia, quella che stiamo andando a raccontare è una storia vera, una storia commovente che fa onore alla medicina e agli sviluppi che la tecnologia in questo campo ha raggiunto.
Un soldato ferito da un ordigno esplosivo in Afghanistan ha ricevuto il primo trapianto completo di pene e scroto al mondo.
Una squadra di nove chirurghi plastici e due chirurghi urologici delle nota struttura Johns Hopkins Hospital di Baltimora ha operato sul veterano, la cui nazionalità non è stata divulgata.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
L’intervento è durato ben 14 ore.
I dettagli dell’intervento
Il team ha trapiantato un intero pene, uno scroto senza testicoli e una parete addominale parziale prelevati da un donatore deceduto. L'uomo operato, che ha richiesto l'anonimato, è stato dimesso dall'ospedale poche settimane dopo l’intervento.
"Speriamo che questo trapianto aiuti a ripristinare le normali funzioni urinarie e sessuali per questo giovane": è questo quello che ha dichiarato nel comunicato Dr. W.P. Andrew Lee, responsabile del reparto chirurgia plastica e ricostruttiva della Johns Hopkins University School of Medicine.
Cosa ha reso speciale questo intervento
I dettagli dell'incidente non sono stati rilasciati, quello che è certo è che lo scoppio ha avuto un’intensità indescrivibile, stando a quanto ricorda il soldato e a quanto emerso dalle caratteristiche della ferita. I chirurghi di Johns Hopkins non sono nuovi a questi tipi di interventi.
Trattasi degli stessi che hanno eseguito il primo trapianto di arti negli Stati Uniti su un militare ferito mesi prima. Un trapianto in cui una parte del corpo o un tessuto viene trasferito da un individuo all'altro è chiamato trapianto composito vascolarizzato. L'intervento prevede il trapianto di pelle, muscoli e tendini, nervi, ossa e vasi sanguigni.
Qualcosa di complicato che la nostra mente da digiuni in materia neppure può immaginare.
Sebbene sia possibile ricostruire un pene usando tessuto proveniente da altre parti del corpo, sarebbe necessario un impianto protesico per consentire di raggiungere un'erezione.
Tuttavia, questo comporta un tasso di infezione molto più alto.
Al momento dunque il veterano dovrà accontentarsi, se così è lecito dire visto il grande successo dell’esito dell’intervento che si conferma, a distanza di qualche mese, ben riuscito sotto ogni punto di vista.
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