Visione di corpi volanti negli occhi: quando preoccuparsi seriamente

Mosche volanti, lampi di luce e macchie scure sono disturbi della visione a volte difficili da diagnosticare. I corpi volanti negli occhi, definiti miodesopsie, sono corpi mobili che proiettano la loro ombra sulla retina comparendo quindi all’interno del campo visivo e generando appunto il fenomeno delle “mosche volanti”.

Ebbene, a chi non è capitato di osservare il cielo soleggiato e scorgere dei filamenti svolazzare nell’aria? Si tratta dunque di un fenomeno normale, che, tuttavia, in alcuni casi può degenerare nelle miodesopsie.

È necessario dunque capire se psicologicamente si tende ad ampliare questi lievi disturbi che si manifestano soprattutto quando si fissa uno sfondo chiaro, tipo una parete bianca o lo sfondo del computer chiaro, o se esistano davvero problemi.

Miodesopsie: di cosa si tratta esattamente?

Le miodesopsie sono patologie che si manifestano in seguito a fenomeni degenerativi del corpo vitreo, il contenuto presente all’interno dell’occhio.

Questo, essendo costituito prevalentemente da acqua, con il passare del tempo o a causa della miopia per una riduzione della componente acquosa, perde la propria trasparenza, provocando frammenti o addensamenti che proiettano la loro ombra sulla retina.

Non vi è un’età particolare in cui tali corpi mobili si manifestano, si riscontra tuttavia una maggiore insorgenza tra i 20-30 anni e tra i 50-60. 

Prevenzione e cura delle miodesopsie

Un terapia farmacologica che elimini completamente il disturbo al momento non esiste.

È importante evitare di guardare il corpo mobile concentrandosi invece maggiormente sull’immagine. E’ molto importante bere molta acqua soprattutto nei mesi più caldi.

Seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura per integrare meglio le perdite di sali minerali dovute al sudore è quanto di meglio si possa fare per prevenire la possibile insorgenza di questo disturbo.

Allo scopo, il consumo di integratori alimentari ricchi di vitamine e sali minerali possono essere di aiuto.

Macchie scure oculari: di cosa si tratta?

Le macchie scure sono disturbi della visione che riguardano la parte centrale della retina, detta anche macula. Si presentano come macchie che impediscono la buona visione, delle volte impedendo tutta la vista. Generalmente affliggono le persone più anziane o le persone affette da problemi vascolari o da diabete.

Se prese in tempo generalmente non causano particolari problemi.

Spesse volte questi disturbi si risolvono con semplici antiossidanti prescritti dallo specialista.

Fotopsie: cosa sono e come diagnosticarle in tempo

I fosfeni (fotopsie) consistono nella visione di scintille e lampi di luce e sono spesso sintomo di malattie che colpiscono la retina o il corpo vitreo. Questi fenomeni, avvertiti come dei flash di macchina fotografica, possono essere causati da alterazioni periferiche o da patologie ben più gravi, quali il distacco stesso della retina.

Anche un iniziale distacco del corpo vitreo o sue alterazioni possono essere le cause di tali fenomeni.

I fosfeni vengono curati in ragione della patologia che le ha determinate. Un intervento chirurgico si rivela, ad esempio, necessario in caso di distacco della retina, mentre per eventuali rotture della retina si potrà intervenire con trattamenti laser fotocoagulanti.

Una ridotta idratazione potrebbe essere causa di trazioni sulla retina, in questo caso è bene aumentare l’apporto di acqua e sali minerali.

Trattandosi di una condizione a volte abbastanza seria, è bene recarsi con prontezza dall’oculista al verificarsi già delle primissime manifestazioni cliniche.

Un esame accorto del fondo dell’occhio, della retina, del corpo vitreo, potranno rivelarci l’eventuale presenza di queste patologie. Ecco perché è vitale sottoporsi a regolari visite oculistiche di controllo.