Paura per la propria salute: e se si trattasse di ipocondria?
Non essere preoccupati per la propria salute è un male, ma esserlo troppo fino alla paranoia forse è ancora peggio. Quando questa preoccupazione diventa permanente, quando l’interesse per la propria salute diventa un’ossessione, ecco, allora il sospetto è che si soffra di ipocondria.
Cerchiamo di capire quando può dirsi varcato il confine, assai labile, tra attenzione eccessiva per la propria salute e ipocondria.
Sintomi tipici dell’ipocondria
L’ipocondria è un disturbo con sintomi costanti:
- Sentirsi preoccupati eccessivamente del proprio stato di salute o avere forte ansia riguardo alcune malattie.
- Avvertire preoccupazione continua di avere una malattia o di poterla sviluppare.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Si può parlare di ipocondria quando, ad esempio, si porta con sé in borsa una grande quantità di farmaci senza che ve ne sia reale e giustificato bisogno o quando si avvertono piccoli fastidi che vengono temuti come effetti della presenza di malattie gravissime.
Cosa fare per risolvere il problema
Premesso che l’ipocondria è un disturbo psichico che va affrontato con uno specialista, qualcosa possiamo fare negli stadi non gravi.
Iniziamo con gli atteggiamenti negativi nei nostri stessi confronti: effettivamente i pensieri negativi possono fare ammalare realmente il corpo quando questi aleggiano continuamente nella nostra testa. E’ questo il caso delle persone ipocondriache.
Essere un poco preoccupati per la propria salute è una cosa del tutto naturale.
Tuttavia, quando il corpo è sano ma la nostra mente inizia ad elaborare malesseri rimuginando continuamente su ogni possibile causa e conseguenza del nostro mal di testa, è molto probabile che lo stress che va ad ingenerarsi da questo continuo ruminio possa aggravarne i sintomi, se non addirittura generarli. Siamo in quello che, in psicologia, viene definito episodio di “ruminazione mentale”.
Ciò che unisce le persone ossessionate da questi pensieri negativi è certamente l’atteggiamento eccessivamente premuroso nei confronti del loro stato di salute.
Trattasi di un atteggiamento composto da affetti, cognizioni e comportamenti rivolti principalmente a se stessi e poi anche agli altri, tipo marito e figli.
Ecco che, intervenire sul modo in cui la mente “naviga” senza sosta, può rivelarsi la chiave di risoluzione del problema.
“Mens sana in corpore sano”
Questo antichissimo detto è di una verità disarmante.
Al momento, molti studi dimostrano infatti che il nostro atteggiamento influisce sulla qualità della nostra salute fisica, compresa l'aspettativa di vita.
Studi specifici sugli atteggiamenti degli ipocondriaci hanno stabilito che le persone ottimiste si rivelavano più sane di quelle pessimiste, sia fisicamente che mentalmente.
Queste persone sperimentavano meno dolore, hanno più energia, sono più attivi socialmente e si sentono più felici. Sempre da questa moltitudine di studi condotti emerge che i soggetti ottimisti tendono a vivere più a lungo dei pessimisti.
In particolare, da alcuni recenti test condotti su campioni di persone sopra i 60 anni, è stato notato che le persone che hanno un atteggiamento positivo nei confronti dell'invecchiamento, esente dal rimuginio ossessivo degli ipocondriaci nei confronti dell’inevitabile degenerare della propria salute, vivevano anche fino a sette anni in più rispetto a coloro che l'affrontavano con un atteggiamento di forte allarmismo.
Rivolgersi a medici e psicologici è dunque, in presenza di ipocondria, imperativo.
Possiamo vivere una vita più serena, se solo lo desideriamo davvero.
Invia la ricetta con Whatsapp al 3533130403
e ricevi un preventivo gratuito!
5 /5
5 /5
5 /5