Orzaiolo e calazio: ecco come riconoscerli e distinguerli

L’orzaiolo e il calazio sono due affezioni oculari differenti che, tuttavia, tendono ad essere facilmente confuse. Queste prevedono trattamenti diversi ed è necessario che l'oftalmologo li colga per tempo così da assicurare al paziente una diagnosi accurata e tempestiva.

La comparsa di entrambi può essere dovuta a varie condizioni, tra cui stress, cambiamenti di stagione, cambiamenti ormonali, blefarite, cattiva igiene delle palpebre o anche la miopia stessa.

La miopia, infatti, tende a far chiudere leggermente le palpebre, limitando la produzione delle secrezioni delle ghiandole palpebrali.

Ma qual è la natura di queste affezioni? E quali sono le principali differenze?

Scopriamolo.

Orzaiolo: natura, trattamento e prevenzione

L’orzaiolo è un gonfiore nella palpebra, molto comune, che comporta dolore e arrossamento. 

In linee generali, l'uso di antibiotici rappresenta il trattamento ottimale per questo genere di problemi agli occhi, in quanto di origine infettiva. 

E’ sicuramente un'infezione acuta che generalmente non causa gravi rischi alla vista.

Nei casi più frequenti si forma esteriormente alla palpebra quando colpisce la ghiandola di Zeiss.

Tuttavia, sia pur più raramente, l’orzaiolo può formarsi all’interno della palpebra quando va a colpire la ghiandola di Mol.

Esistono diversi trattamenti per eliminare l’orzaiolo, oltre all’uso di antibiotici che, come chiarito, è certamente l’opzione più importante.

L'oftalmologo può raccomandare anche l'applicazione del calore e l'assunzione di antinfiammatori.

La prevenzione è molto importante per evitare questa fastidiosa condizione infettiva.

Una corretta igiene oculare è certamente la raccomandazione principale.

Non toccare spesso gli occhi e non strofinarli frequentemente rappresentano azioni preventive molto importanti. Anche l’utilizzo di salviettine oftalmiche è di grande aiuto per lavare accuratamente la zona degli occhi. 

Calazio: natura, trattamento e prevenzione

Anche se molto meno conosciuta rispetto all’orzaiolo, la comparsa di un calazio è anch’essa molto comune.

Tuttavia, il calazio, pur essendo anch’esso un rigonfiamento che compare sugli occhi, nasce solitamente lontano dal margine della palpebra e quasi sempre non è molto doloroso.

Il calazio rappresenta una condizione cronica non infettiva in cui le ghiandole di Meibomio si infiammano a causa dell'ostruzione degli orifizi ghiandolari. 

Tale ostruzione impedisce alle secrezioni sebacee di uscire correttamente causando il tipico gonfiore di questa condizione. E’ possibile, qualora il calazio sia grande, che si abbia una visione offuscata, dovuta alla pressione che il rigonfiamento esercita sul bulbo oculare.

Generalmente, a meno che non ci sia una componente infettiva, l’applicazione topica di antibiotici si rivela inutile. Migliori risultati si ottengono con l’utilizzo di impacchi caldi almeno quattro volte al giorno per 10-15 minuti.

Se questi trattamenti dovessero rivelarsi inefficaci, la chirurgia è una opzione da prendere in considerazione. Si tratta di un intervento chirurgico molto comune che viene eseguito in anestesia locale.

Differenze tra orzaiolo e calazio: come riconoscerli e distinguerli

L’elemento caratteristico che segna la differenza principale tra il calazio e l’orzaiolo è che il primo è completamente indolore al tatto. 

Altra differenza: il calazio può risultare un po' rosso, ma non arriva mai ai livelli di rossore che raggiunge un orzaiolo. L’orzaiolo è un processo acuto causato da un'infezione.

Il calazio, invece, è un processo cronico che provoca l'infiammazione della palpebra.

Queste due differenti affezioni comportano un trattamento diverso, ecco perché è meglio rivolgersi all'oculista ad ogni cambiamento che possiamo notare nelle palpebre.

Una diagnosi precoce ed un trattamento rapido possono rivelarsi salvifici per eliminare il problema rapidamente e in modo efficace.