Consigli ai genitori: quando i videogiochi possono creare dipendenza?
Il gioco dovrebbe essere considerato una delle attività più serie dell'infanzia.
I bambini si affezionano ai loro giochi, li amano fino ad entrare in sintonia con quelli che finiscono con il rappresentare, non solo un passatempo, ma, per la stragrande maggioranza dei bimbi, un amico virtuale. Ecco perché accanto -e molto spesso al posto- dei giochi tradizionali, i bambini del nuovo millennio iniziano da piccolissimi, a volte ancora prima di imparare a leggere e a scrivere, ad usare i videogiochi, su pc e smartphone.
Ma, quando il gioco diventa una vera e propria dipendenza?
Quando un genitore dovrebbe iniziare ad allarmarsi?
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Cerchiamo di dare qualche consiglio utile a mamme e papà preoccupati circa i possibili effetti negativi di questo passatempo quanto mai attuale.
Vantaggi VS Svantaggi
La maggior parte dei ragazzi si avvicina ai videogiochi perché sono interattivi, quasi animati e “reali” non richiedono spazio, ci si può giocare a casa, anche da soli.
Se vostro figlio manifesta questa grande passione, allora bisognerà fare in modo che impari ad usarli senza eccedere perché, se impiegati ragionevolmente, questi possono davvero produrre effetti positivi. I videogiochi vantano infatti il merito di stimolare sia la sfera cognitiva che le abilità manuali tanto da essere suggeriti anche in ambito terapeutico e riabilitativo per i bambini con handicap.
Tuttavia, a fronte di questi effetti benefici, è necessario tenere conto anche di tutti i possibili effetti psicologici a cui gli adolescenti possono andare incontro, primo fra tutti la possibilità di sperimentare una vera e propria dipendenza.
Questo rappresenta di per sé un problema, specie se i videogiochi preferiti sono quelli dai contenuti violenti ed aggressivi. Il fatto è che sono proprio questi tipi di giochi ad essere più graditi dagli adolescenti.
La principale indagine da condurre è, quindi, quella atta a verificare una possibile correlazione tra uso di videogiochi violenti ed aggressività.
Cosa è emerso da recenti studi condotti sui ragazzi
Alcuni ragazzi sono stati sottoposti a test allo scopo di verificare quali possano essere gli effetti derivanti da un uso limitato di videogiochi.
Questa riduzione avrebbe determinato una minore incidenza di pensieri e atteggiamenti negativi a vantaggio delle relazioni sociali con importanti cambiamenti nella qualità delle interazioni sociali e della socializzazione, anche in famiglia.
Sempre questi adolescenti hanno imparato a non chiudersi in se stessi e a praticare maggiore attività fisica. La minore frequenza nel gioco determinerebbe, tra l’altro, una riduzione di mal di schiena, dovuto spesso alla sedentarietà e alla cattiva postura assunta dai giovanissimi all’atto di giocare ai videogames.
Di contro, alcuni ragazzi ai quali, sottoposti a test, è stato chiesto di giocare più di 2 ore al giorno ai videogiochi per un po’ di tempo, hanno registrato una riduzione dei comportamenti sociali e dell’interattività con ragazzi più “tranquilli”.
Un ponderato uso dei videogiochi può favorire la creatività, le abilità, migliorare l’attenzione visiva, specie nei soggetti affetti da disturbi di apprendimento, ma il limite è invalicabile.
Un bambino/adolescente deve destinare al gioco poche ore, diversamente, il rischio è quello che tutti questi vantaggi si trasformino in seri danni.
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