I benefici provati sulla pratica della meditazione
Praticare con regolarità la meditazione consente di controllare i disturbi dell’umore e ridurre l’ansia.
È a questa conclusione a cui sono giunte alcune ricerche scientifiche condotte, che coinvolgono le tecniche di meditazione, considerate da sempre in Oriente una delle migliori risposte al rilassamento per tutti.
Alcuni cittadini occidentali sono stati invitati a praticare meditazione per 6 settimane.
I risultati che ne sono derivati sono straordinari. La meditazione, anche nella sua forma che invita alla “consapevolezza”, la mindfulness, si è rivelata potenzialmente efficace nel trattamento dell’ansia nei casi, ovviamente, non troppo gravi.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Gli individui sottoposti al test, alla fine delle 6 settimane, hanno mostrato alcuni cambiamenti significativi. Andando per ordine, sveliamo cosa è emerso.
1. La meditazione riduce lo stress e l’ansia in generale
Secondo gli esperti, la meditazione rappresenta una grande opportunità di ritrovare il proprio benessere, specie nei periodi di aumento degli indici di stress, dovuto al ritmo frenetico che regola e scandisce le nostre attività quotidiane.
Con la meditazione è possibile focalizzarsi sul presente, lasciando il passato al passato ed il futuro al futuro. Non c’è altro attimo se non il presente.
Essere consapevoli che la paura nasce proprio dal pensare a quello che accadrà nel futuro o dal rimuginare su quello che è accaduto in passato ci consente di vivere meglio.
Ecco cosa ci consente di fare la meditazione.
Per l’effetto, lo stress, grazie a questa pratica, si riduce, perché essa ci aiuta a rimanere nell’attimo presente, nel “qui e ora”.
2. La meditazione aiuta lenire i dolori fisici
Ogni giorno -o quasi- dobbiamo combattere con un dolore fisico che ci affligge.
Un mal di testa improvviso, dolori al collo da cervicale, dolori alla schiena o quel dolore alla caviglia che ci portiamo dietro chi sa da quanto tempo ormai dopo un trauma o dopo una partita a calcetto.
Ebbene, questo è appunto dolore, non sofferenza.
Al dolore aggiungiamo la nostra pena, il nostro rifiuto del dolore, con tutto il carico di vittimismo e di paura che ne conseguono.
Al dolore si aggiunge sofferenza. Ebbene, con la meditazione possiamo divenire più consapevoli di tutto questo logorante processo mentale che stiamo costruendo intorno e sopra al dolore.
Così facendo, elimineremo la sofferenza, permettiamo che il dolore faccia il suo corso, così che esso, come è naturale che avvenga, scompaia più in fretta.
3. La meditazione aumenta la concentrazione
La concentrazione è perennemente disturbata.
Disturbata da nostri affanni, dai nostri pensieri, sballottata tra frenesia, ansie, paure.
Con la meditazione questo brusio si allenta, consentendo alla mente di puntare solo o quantomeno soprattutto su quello che si sta facendo qui ed ora, senza lasciarsi trasportare dall’onda dei pensieri.
Ne derivano una maggiore presenza su quello che si fa attimo per attimo, una maggiore distacco dai problemi dell’esistenza, problemi questi che, vissuti in questo modo, seguendo questo nuovo approccio, non sono altro che sfaccettature della vita stessa nel suo normale, continuo fluire.
Raggiungere il proprio equilibrio attraverso la meditazione non è facile, richiede una disciplina e molto allenamento. Tuttavia, quando ci riusciremo, potremmo davvero assistere ad una vera “liberazione della mente”, che, finalmente, potrà arrestarsi focalizzandosi meglio su ciò che c’è da fare, senza giudizio, senza sofferenza.
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