Belen Rodriguez nuda (o vestita) e lo SPREAD. Basta, basta, basta !!!!!!
Basta, diciamo BASTA. Non se ne può più di vedere Belen Rodriguez sbattuta sulle pagine di tutti i rotocalchi, più o meno vestita, in vacanza con Fabrizio Corona o il nuovo fidanzato, il ballerino Stefano De Martino.
Ma chi se ne frega di Belen, di Corona, di Stefano o, peggio di tal Mario Balotelli che si da’ alla bella vita sulle spiagge spagnole. Ma perché si dedica tanto spazio ad un ragazzo 21enne che, a parte saper tirare calci ad un pallone, pare non abbia grandi abilità intellettuali ed intellettive.
Perché non si parla di più dei ragazzi che si sono laureati con 110 e lode?
E basta anche con il maledetto SPREAD che da mesi non ci da’ pace e pare proprio che neanche ad Agosto ci lascerà fare le agognate vacanze in pace.
E di che vogliamo parlare oggi allora?
Parliamo del fatto che la stampa italiana, e i media in generale, compresi i siti di informazione Internet e i vari canali televisi, dimostrano assai poca fantasia quando si tratta di dare le notizie.
Avete mai notato che le rassegne stampa televisive, ogni giorno trattano quei tre o quattro argomenti, tutti allo stesso modo? Si vede ovunque un deludente copia- incolla delle notizie che da’ la misura della scarsa preparazione e voglia di lavorare delle redazioni.
Capita anche di peggio: qualche agenzia lancia una notizia falsa e tutti veloci la rilanciano sul loro mezzo di comunicazione senza neppure verificarne l’autenticità.
Che dire poi dei tuttologi, sempre i soliti, che in televisione sono chiamati a commentare le notizie ...false.
Le smentite, poi, non arrivano quasi mai e se arrivano, sono relegate negli angoli delle ultime pagine che nessuno legge, cosicché la falsa notizia continuerà a circolare in eterno.
Peggio ancora quando qualche redattore (o corrispondente dall’estero...sic), tarocca la notizia che ha letto sul giornale locale o ha visto in televisione e ce le trasmette, incompleta o, peggio manipolata, come fosse farina del suo sacco, pensando che tutti gli italiani siano dei cretini che non parlano le lingue straniere e non sanno nulla di quello che succede all’estero.
Mi viene in mente, tanto per fare un nome, la corrispondente da New York della RAI, Giovanna Botteri che se ne sta a New York, insieme con il resto della redazione della RAI, lautamente remunerata con i soldi degli abbonati, a propinarci notizie che “copia” dai canali televisivi americani.
Per fare quello che fa lei, forse basterebbe che un redattore qualunque (che sappia ovviamente parlare l’inglese), se ne stia seduto davanti ad un televisore sintonizzato sui canali satellitari USA, piazzato in un qualunque paesino d’italia e ci trasmetta poi le notizie esattamente come fa la Bottero. Sarebbe un bel risparmio e le notizie sarebbero le stesse.
La Bottero non è l’unico esemplare di questa fauna giornalistica tipicamente italiana.
Ricordo che il simpatico corrispondete Antonio Caprarica (quello che appare sullo schermo TV sempre vestito benissimo....), quando fu mandato a ricoprire il ruolo di corrispondente da Londra la prima volta (prima che fosse inviato fare l’inviato in Francia), aveva una conoscenza della lingua inglese men che scarsa ma ci delucidava con gran dovizia di particolari sulla vita dei membri della famiglia reale. Ovviamente tutte notizie copiate dai tabloids inglesi...che qualcuno gli traduceva.
Da lui mai una notizia, ad esempio, di come vanno le esportazioni italiane in Gran Bretagna, o di quello che pensava il governo inglese di Silvio Berlusconi (forse non lo pensavano affatto...).
Insomma, notizie sempre di seconda mano e superficiali.
Il fenomeno non è solo italiano ma in questo Paese è particolarmente rilevante.
Perché? E’ semplice: perché è facile abbindolare gli italiani. Essi non leggono, non sono informati e anche quando le notizie sono disponibili, non se le vanno a cercare, e anche quando se le vanno a cerca...non le capiscono.
Tullio De Mauro, uno dei massimi linguisti italiani, affermava circa 50 anni fa, che il 71 per cento della popolazione italiana si trova al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura di un testo di media difficoltà. Questo fenomeno è conosciuto come ANALFABETISMO DI RITORNO. Solo un misero 20 per cento della popolazione possiede le competenze minime «per orientarsi e risolvere, attraverso l\\\\\\'uso appropriato della lingua italiana, situazioni complesse e problemi della vita sociale quotidiana». Basterebbero queste due percentuali per far scattare l\\\\\\'emergenza sociale. Perché di vera emergenza sociale si tratta, visto che il dominio della propria (sottolineato propria) lingua è un presupposto indispensabile per lo sviluppo culturale ed economico dell\\\\\\'individuo e della collettività.
Scriveva Umberto Eco qualche tempo fa’, forse in una delle sue Bustine di Minerva de L’ESPRESSO, che durante un suo viaggio in Giappone, gli era capitato di notare che i passeggeri della metropolitana, erano tutti assorti nella lettura o di un libro o di un giornale, a differenza delle metropolitane italiane (quelle poche che esistono), o dei treni, dove la gente, per la maggior parte passa il tempo a guardar fuori dal finestrino.
Senza scomodare il grande Umberto Eco, posso confermare, quale viaggiatore frequente, sia in Europa che negli Stati Uniti, che i passeggeri italiani sugli aerei, sono quelli che leggono di meno.
Allora, come fare ad educare gli Italiani a leggere di più e abbattere la percentuale di analfabeti di ritorno?
Diamo loro delle notizie intelligenti, alimentiamo le loro menti, stimoliamoli smettiamola di trattarli come dei bambini a cui si possono raccontare le favolette semplici, magari illustrate...
Direttori di giornali, vi imploro. Ordinate ai vostri redattori di verificare le notizie.
Cominciate a scrivere qualcosa di interessante e unico. Scovate le notizie.
Chiediamo a gran voce al governo Monti, come già lo ha chiesto Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle, di ELIMINARE i finanziamenti all’editoria, in modo che la stampa impari a reggersi in piedi da sola con i propri mezzi e i propri meriti.
Poi, genitori, invece di comprare l’ultimo gioco della Playstation ai vostri ragazzi, perché non gli regalate un bell’abbonamento ad una rivista che abbia un qualche spessore culturale.
FORZA ITALIA, e forza italiani, con un po’ di buona volontà, da ultimi in classifica, in Europa, come lettori, con un minimo di impegno potremmo cercare di risalire la graduatoria.
John Ross (UK)
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
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