Occhiali con lenti progressive? Sì! Ma … a che età?
Gli occhiali con lenti progressive sono molto più sofisticati e tecnologicamente avanzati rispetto a quelli comuni. Forse è proprio questa la ragione per la quale oggi queste lenti sono così apprezzate e largamente utilizzate.
Trattasi di lenti oftalmiche concepite con una particolare geometria che consente la visione a tutte le distanze.
A questo enorme vantaggio si aggiunge che gli occhiali con lenti progressive possono essere utilizzati da tutti coloro che accusano disturbi visivi come la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo, che iniziano ad essere presbiti, quindi con difficoltà a vedere anche da vicino in conseguenza della riduzione della capacità di messa a fuoco del cristallino.
Lenti progressive: a cosa si devono queste particolari funzionalità?
Gli occhiali con lenti progressive, ovviamente ci riferiamo alle lenti, presentano diverse “zone”:
- Parte alta (A): rappresenta la zona per la visione da lontano;
- Zona di progressione (B): scendendo dalla parte più alta si va a formare una sorta di imbuto in cui la lente presenta una variazione che consente la visione a distanze intermedie, generalmente da 2 metri a 50 centimetri;
- Zona inferiore (C): in quest’area della lente il potere correttivo permette di focalizzare oggetti particolarmente vicini, a circa 35-40 centimetri;
- Aree laterali (D): si tratta delle “aree di aberrazione” in cui la visione non è nitida come nella parte centrale. Purtroppo tali aree sono presenti in tutte le lenti progressive.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Ben si comprende dunque come mai gli occhiali con le lenti progressive consentano di vedere in maniera nitida gli oggetti più lontani e, al tempo stesso, scendendo con lo sguardo, di mettere a fuoco prima le distanze intermedie e poi quelle più vicine.
A chi servono le lenti progressive e a quale età generalmente si utilizzano?
Gli occhiali con lenti progressive rappresentano uno strumento di correzione visiva per i pazienti con presbiopia, poiché vanno ad eliminare il salto immagine che è presente invece nelle lenti bifocali e trifocali.
Permettono inoltre una transizione liscia dalla distanza, attraverso tutte le possibili correzioni della stessa. Anche se generalmente non si è mai avuto bisogno di occhiali prima, la presbiopia tende a manifestarsi solitamente dopo i 40 anni.
Con il trascorrere del tempo, infatti, la nostra capacità di vedere oggetti vicini e lo schermo del computer tende a diminuire e può risultare sfocata.
Gli occhiali con lenti progressive permettono di dare risposta al meglio a varie esigenze visive con la stessa lente.
Essi offrono una visione ininterrotta con un graduale cambiamento di messa a fuoco, da lontano, da vicino e nel mezzo, evitando quella “antica” ed antiestetica linea bifocale di cui un tempo non si poteva fare a meno nella costruzione delle lenti per vedere sia da vicino che da lontano.
Quanto è importante la qualità nelle lenti progressive?
La qualità degli occhiali con lenti progressive è essenziale per una migliore visione e anche per l’adattamento iniziale degli occhi agli stessi.
Se di scarsa qualità, infatti, essi tendono generalmente a presentare le “zone di aberrazione” laterali sempre più ampie, con una riduzione pertanto dei campi visivi.
Questo fenomeno andrà a comportare, nella visione da lontano, un senso di “galleggiamento” e spostando la testa nelle zone laterali si avrà una visione con effetto “ad onda”.
Nelle zone vicine ed intermedie di un occhiale con lenti progressive di cattiva qualità la riduzione del campo visivo non permetterà la messa a fuoco, ad esempio, di un intero schermo o di una pagina di un libro, costringendo a spostare il capo frequentemente.
Meglio dunque stare molto attenti alla qualità delle lenti in questione.
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