Cheratiti: cause, terapie e soggetti maggiormente a rischio
La cheratite, della quale si sente parlare poco in verità, è una patologia oculare consistente nell’infiammazione della cornea.
Il fatto stesso che essa vada a ricadere a danno della cornea dà già l’idea della sua gravità: se non curata tempestivamente, infatti, può andare a compromettere la corretta visione, sia diurna che notturna. La tempestività nella cura rappresenta quindi un accorgimento indispensabile: essa permette di godere di un’elevata probabilità di recupero completo dalla malattia in questione.
Cheratiti: cause e tipologie
Le cheratiti possono trovare causa:
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
Di origine infettiva (batteri, virus, funghi, protozoi);
Negli agenti fisici (raggi ultravioletti);
In malattie sistemiche (vasculiti disseminate ed artriti reumatoidi);
Nell’irritazione dovuta ad un uso prolungato di lenti a contatto;
In una grave carenza di vitamina A;
Nell’uso di alcuni farmaci.
Esistono diversi tipi di cheratiti: da quelle superficiali, dove le cellule della superficie muoiono, alle cheratiti interstiziali, che, purtroppo, portano spesso a problemi per tutta la vita, per arrivare, infine alle cheratiti traumatiche, che sono conseguenze di un trauma corneale.
Come appaiono le cheratiti e come possono evolversi?
Generalmente, le cheratiti si associano a calo della vista, intolleranza alla luce e dolore.
Piccole erosioni superficiali ed opacità disseminate all’interno della cornea si possono manifestare nel decorso della malattia. Altra particolare caratteristica è rappresentata dalla crescita dei vasi sanguigni all’interno del tessuto corneale.
Inoltre, spesse volte, questa malattia è caratterizzata dalla presenza di contenuto acquoso in eccesso all’interno della cornea. L’evoluzione delle cheratiti non curate può arrivare, come già chiarito, a compromettere la trasparenza della cornea che è alla base della visione stessa.
Inoltre le cheratiti possono essere complicate da perdita di tessuto (ulcera corneale) dalla forma di un cratere. Il tutto, purtroppo, in quest’ultimo caso, può evolversi in cicatrici con annessa compromissione della visione.
Quando iniziare a preoccuparsi?
I primi segnali della presenza della cheratite sono rappresentati da arrossamento della congiuntiva accompagnato da infiammazione dell’occhio, dolore acuto con lacrimazione anche ad alta intensità.
La cornea tende a diventare torbida con problemi di visione ed acuta sensibilità alla luce.
In assenza di trattamento essa può arrivare a degenerare in ulcera corneale.
Quali soggetti sono maggiormente a rischio?
Sicuramente i portatori di lenti a contatto devono prestare molta attenzione nella manutenzione delle lenti: le lenti a contatto ed i loro liquidi di conservazione, possono infatti veicolare l’infezione nell’occhio.
I pazienti affetti da Herpes Zoster - in particolare coloro che presentano piccole lesioni sulla punta del naso - possono andare incontro ad un interessamento corneale che può degenerare nelle cheratiti.
Le cheratiti possono essere curate?
La terapia per il trattamento della cheratite dipende essenzialmente dalla causa.
Essa mira al controllo dell’infezione e dell’infiammazione così da favorire la crescita dell’epitelio. L’infezione può essere controllata con farmaci antibiotici, colliri (via topica) e farmaci (via orale).
Altri farmaci antinfiammatori possono essere utilizzati per eliminare o ridurre le cicatrici e particolari lubrificanti.
E’ prevista anche l’applicazione di particolari lenti a contatto terapeutiche mirate a favorire la guarigione. Tali presidi vanno usati scrupolosamente e solo previa prescrizione medica.
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