Come prevenire e trattare i difetti visivi nei bambini
Le funzioni del campo visivo sono nei più piccini tra le più delicate, ecco la ragione per la quale si dovrebbe avere cura di verificare la possibile presenza di difetti visivi nei bambini anche in tenera età.
Appena nasce, un bimbo riesce appena a percepire suoni e colori, e non ha ancora sviluppato la vista. Nelle settimane successive questi inizia a intravedere annebbiato, in bianco e nero, mentre, dopo i due mesi di vita, il bimbo inizia a sviluppare la vista.
Tuttavia, il processo dello sviluppo psicomotorio, è molto lungo e complesso, e già da bambino possono subentrare alterazioni visive.
Superati i 6 anni, un bambino su quattro presenta già disturbi della vista.
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
La presenza di difetti visivi nei bambini, purtroppo, è, negli ultimi anni, in continua crescita, anche – ma non solo – per via degli schermi della tv, dei computer o dei tablet sui quali gli occhi dei piccoli rimangono incollati sempre più a lungo.
Difetti visivi nei bambini: ecco come comportarsi
Fare controllare la vista dei propri figli è molto importante al fine di prevenire o, quanto meno verificare per tempo, la presenza di difetti visivi nei bambini.
Tanto si rende ancor più irrinunciabile in considerazione del ruolo fondamentale che la vista assume nelle modalità di apprendimento degli stessi.
I bambini dovrebbero sottoporsi già a 3 anni al primo esame completo della vista e, successivamente, l’esame andrebbe ripetuto ogni due anni, ovviamente salvo diversa indicazione dell’oculista.
Oggi, solo il 70-80% dei genitori sottopone i propri figli al controllo della vista da parte dello specialista. Sarebbe invece molto importante che tutti i bambini fossero sottoposti alle diverse visite oculistiche di controllo raccomandate.
Individuare in età precoce eventuali difetti visivi dei bambini, significa, infatti, ridurre i rischi che il problema si aggravi. Un difetto di vista non corretto nei primi anni incide sullo sviluppo della funzione visiva e, passati gli 8 anni di età del bambino, le possibilità di recupero, in termini di qualità visiva, si riducono sensibilmente.
Come evitare che il problema si aggravi?
Fermo restando che, in assenza di controlli precoci, si rischia di pregiudicare seriamente la vista nei bambini da grandi, è possibile, da parte dei genitori, intervenire per tempo in presenza di difetti visivi nei bambini, al fine di evitarne la comparsa o, quantomeno, contenerne il lento e progressivo loro degenerare.
Gli esperti consigliano di far trascorrere i propri figli molte ore all’aria piuttosto che autorizzarli a rimanere incollati troppo tempo ai vari strumenti che la tecnologia mette oggi a nostra disposizione.
I dati, in effetti, sono allarmanti: la miopia, disturbo visivo che oggi colpisce una persona su quattro, generalmente si manifesta intorno ai 13-14 anni, mentre il 60% dei piccoli miopi ha oltre 15 anni.
L’ipermetropia è poi particolarmente diffusa tra i più piccoli.
Il bambino, infatti, nasce ipermetrope naturalmente e crescendo il difetto può ridursi o scomparire.
Ai difetti visivi nei bambini vanno ad aggiungersi i disturbi correlati alle varie allergie, con tutte quelle annesse problematiche che, anche se non coinvolgono direttamente la vista, fanno soffrire l’occhio con rischi per la visione.
La congiuntivite allergica, ad esempio, nei piccoli può determinare uno sfregamento degli occhi anche marcato. Questo atteggiamento involontario, nei soggetti predisposti, può favorire la comparsa di malattie che, sia pur, per fortuna, raramente, possono portare conseguenze anche più gravi.
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