Brasile: importante successo della professione optometrica

L’optometria conquista un risultato fondamentale in Brasile, al termine di una battaglia durata oltre un decennio, e si avvia al riconoscimento come professione autonoma nell’ambito dell’assistenza sanitaria. La chiave di volta è stata la decisione della presidente della repubblica brasiliana Dilma Vana Rousseff che ha posto il veto al disegno di legge 268/2002, in discussione da 11 anni, che intendeva regolamentare la professione medica in Brasile.
Il provvedimento normativo, infatti, avrebbe potuto limitare significativamente o proibire la pratica professionale di diverse professioni sanitarie non mediche, come segnalato dal Consiglio mondiale di optometria (Wco), rendendole direttamente dipendenti dal controllo di medici.

Numerose sono state le iniziative a sostegno della battaglia degli optometristi brasiliani, dalle manifestazioni in piazza dei professionisti del Paese a una petizione pubblica on-line, oltra a un’intensa attività di lobbying e di sensibilizzazione, durata fino al 20 agosto, data della decisione del Congresso sui veti presidenziali.

Grande la soddisfazione espressa dalla dottoressa Susan Cooper, presidente del Wco, dopo il voto del Congresso brasiliano. «Questo è un passo avanti fondamentale per l’optometria, non solo in Brasile, ma in tutto il mondo. Il riconoscimento della nostra professione permetterà a un maggior numero di pazienti di accedere agevolmente all’assistenza visiva e alle cure di base per l’occhio. Siamo lieti che il governo brasiliano abbia ammesso l’importanza del ruolo rivestito dalle professioni non mediche come l’optometria - ha concluso - nella fornitura di un’assistenza sanitaria equa».