Sintomi e meccanismi di contagio del tracoma, la malattia degli occhi cagionata da batteri

Il tracoma è una malattia degli occhi

causata dal batterio “Chlamydia Tracomatis”, un microrganismo che, localizzandosi a livello della congiuntiva, determina un processo infiammatorio che sfocia in un’evoluzione cronica. L'infezione batterica è particolarmente contagiosa e colpisce, il più delle volte, entrambi gli occhi.

I primi sintomi del tracoma si manifestano generalmente con arrossamento,

intensi bruciori, lacrimazione, gonfiore delle palpebre e intensa sensibilità alla luce.

Un altro, più specifico e tipico segno del tracoma, è l’inarcamento della palpebra verso l’interno, la quale tende a saldarsi alla congiuntiva, con contestuale orientamento delle ciglia sempre verso l’interno dell’occhio.

Cause e modalità di contagio del tracoma

Come chiarito, l'insorgenza del tracoma è da addebitare all’infezione cagionata dal batterio Chlamydia Tracomatis: detta infezione viene trasmessa generalmente con il contatto diretto con la persona infetta, in modo particolare con occhi, palpebre, gola, naso e secrezioni oculari.

Tuttavia, la trasmissione di questa infezione, può avvenire anche mediante oggetti contaminati (come fazzoletti, asciugamani, ecc.). Anche le mosche, nutrendosi di secrezioni oculari, possono essere vettori di trasmissione di questa malattia.

Il tracoma, molto probabilmente, è dovuto ad una risposta di carattere immunologico come conseguenza stessa delle continue e ripetute esposizioni a tale batterio.

Tra le malattie contagiose, il tracoma è nel mondo la principale causa di cecità prevenibile.

Diffusione del tracoma nel mondo

Dal punto di vista geografico, il tracoma è endemico in alcune zone dell’Africa, del Sud America, dell’India, ma anche del Medio Oriente e del Sud-Est asiatico.

In queste zone questa patologia è particolarmente diffusa ed invasiva, tanto che una persona su quattro, una volta colpita dalla malattia, può perdere la vista.

Il tracoma infettivo acuto è caratterizzato da una congiuntivite, non purulenta, che colpisce entrambi gli occhi.

In questa sede, sono stati messi in rassegna segni e sintomi, che sono tipici della fase iniziale della malattia, il problema è che questa, se non presa in tempo, in una fase successiva può coinvolgere la cornea stessa, che, nella sua parte superiore, diventa sempre meno trasparente e si formano delle piccole opacità (infiltrati corneali).

Lo stadio successivo di questa infezione è definito “cicatrizzazione”: il grado di infiammazione tende a diminuire ma si rendono visibili le iniziali alterazioni delle palpebre (trichiasi ed entropion).

Nella fase finale della malattia l’infiammazione in questione appare completamente risolta, ma rimangono i diversi gradi della cicatrizzazione della congiuntiva. In questo stadio, le varie deformazioni della palpebra rappresentano i segni caratteristici del tracoma.

Terapia del tracoma: come intervenire per evitare il peggio

La terapia delle forme acute, se sporadiche, del tracoma è rappresentata generalmente dal trattamento con antibiotici per via sistemica.

Studi e ricerche mirano decisamente all’eliminazione globale del tracoma mediante trattamenti chirurgici alle palpebrale e puntano su terapie antibiotiche e su una più efficace pulizia del viso.

E’ possibile anche agire facendo tesoro della prevenzione: all’insorgere di un tracoma è di vitale importanza l’adozione di norme igieniche appropriate e di un’alimentazione in grado di soddisfare il bisogno dell’organismo per quanto concerne le sostanze proteiche.

Sembrerà inutile dirlo, ma è necessario, ovviamente, evitare il contatto con le persone già infette.

Altro consiglio è quello, qualora si viva in un paese dove questa malattia è endemica, di sottoporsi a controlli periodici in presenza anche di una minima irritazione agli occhi.