Diplopia: la visione doppia che compromette il nostro equilibrio
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Cause e sintomi della diplopia
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Tecniche e sistemi di cura della diplopia
La diplopia può essere definita come una patologia che crea una visione doppia dello stesso oggetto: in presenza di tale disturbo gli assi visivi risultano infatti deviati.
Un oggetto stimola due diversi punti della retina, che non si fondono nel cervello, dando quindi luogo a due immagini distinte.
La diplopia è binoculare, riguarda entrambi gli occhi. Qualora il sintomo persista anche dopo aver chiuso uno dei due occhi, si può affermare di non essere in presenza di diplopia, ma di altro disturbo visivo legato all’occhio che rimane aperto.
Possiamo affermare pertanto che la vera diplopia è quella che scompare se viene chiuso uno dei due occhi.
Cause e sintomi della diplopia
Larghezza montatura
Di seguito la tabella delle dimensioni in millimetri della larghezza degli occhiali misurata internamente da asta a asta
S fino a 125 mm.
M fino a 133 mm.
L fino a 140 mm.
XL oltre 140 mm.
I fattori che generano la diplopia possono essere diversi, tra questi possono essere annoverati: ereditarietà, difetti rifrattivi, anomalie oculari quali cataratta e ptosi, paresi di origine cerebrale o di uno dei muscoli oculari.
Per quanto concerne gli effetti, c’è da dire che se l’occhio deviato non viene utilizzato, non sviluppa o perde l’acuità visiva e tanto può condurre anche ad un'ambliopia che col tempo può diventare irreversibile. Se negli adulti la diplopia si va a sviluppare improvvisamente essa può rappresentare un campanello d’allarme di una grave condizione medica che produce effetti su occhi, cervello, muscoli o nervi.
Dal punto di vista estetico gli occhi dei pazienti affetti da questo disturbo possono avere un spetto “vagante” o strabico.
Quanto ai sintomi della diplopia anch’essi possono essere tra i più diversi:
Tecniche e sistemi di cura della diplopia
Il genere, la cura della diplopia è correlata alla causa stessa della disfunzione.
- Cefalea e perdita di equilibrio;
- Malattie dell’orbita che impediscono il movimento meccanico dei muscoli;
- Determinate malattie muscolari;
- Paralisi di determinati nervi cranici;
- Indebolimento dell’attività di uno o più muscoli.
Certamente nelle forme concomitanti si ricorre generalmente all’uso di lenti prismatiche o, nei casi più gravi, alla chirurgia, che permette di riposizionare i muscoli extra-oculari in modo da fornire una compensazione.
Quando invece si è in presenza di una paralisi del muscolo diventa decisamente più difficile apportare una terapia adeguata. Un eventuale blocco della motilità difficilmente potrà essere sanato finanche con la chirurgia.
In questi casi, il primo passo da fare è andare a risolvere il problema primario e questo soprattutto nel caso di problemi dell’orbita. La terapia farmacologica risulta in genere particolarmente efficace consentendo, il più delle volte, di ripristinare una valida condizione di motilità oculare.
Per quanto concerne invece le paralisi dei nervi cranici il discorso appare decisamente più complicato ed, in questo caso, sarà opportuno rivolgersi altresì ad un neurologo competente.
Giova precisare che, nella maggioranza dei casi, la guarigione dalla diplopia avviene in modo spontaneo. Prima di intervenire, dunque, si raccomanda in genere di attendere un periodo di tempo che varia da uno a otto mesi. Qualora il deficit dovesse in ogni caso persistere oltre questo periodo si renderà purtroppo indifferibile intervenire chirurgicamente sui muscoli extra-oculari.
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